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Oceano Indiano 2011 | vincenzo ameglio


Crociera "Gioielli Oceano Indiano"-Costa Romantica-dal 06/02/2011 al 20/06/2011


La Digue (2)

Eccomi qui a parlarvi di questo “giro” meraviglioso alla scoperta di alcune delle più belle isole dell’Oceano Indiano. Iniziamo con la nave Costa Romantica: in stile nautico e con pregevoli opere d’arte rappresenta una antitesi alle meganavi in quanto si respira un atmosfera di rilassatezza, dove è sempre possibile trovare spazi in cui trascorrere qualche ora di relax. Non ho mai fatto lunghe code al buffet, neanche nei giorni di navigazione, e gli spazi a bordo sono apparsi ampi e confortevoli. Certo non è tra le navi più nuove e sicuramente questo influisce nelle attrezzature che risentono un po’ degli anni  trascorsi dalla sua costruzione (Fincantieri – anno 1993). La pulizia e l’igiene è sempre stata ad alti livelli ed il mangiare (ristorante Botticelli e buffet Giardino) molto buono e raffinato; d’altronde con un Hotel Director come Attilio Sissa, non poteva essere diversamente!

Giorno 1: Port Louis (Mauritius) - Domenica 6 febbraio 2011

Trasferimento con volo aereo Air Mauritius da Milano Malpensa all'aeroporto internazionale Sir Seewoosagur Ramgoolam dell'isola di Mauritius, e arrivo verso le ore 14:00 ora locale.

Giorno 2: Port Louis (Mauritius) - Lunedì 7 febbraio 2011

Mauritius - Ile aux Cerfs (11)

Escursione a Ile aux Cerfs con abbaglianti spiaggie di sabbia bianca e tiepide acque color turchese. In questo paradiso ci hanno riservato un'area con dei confortevoli lettini e abbiamo poi consumato un pranzo a base della cucina creola, allestito direttamente in spiaggia. 

Al mattino appena partiti il tempo non era un gran ché, ma dopo é comparso un sole cocente che ha illuminato di splendidi colori tutta l' isola.



Giorno 3 e 4: Navigazione - Martedì 8 febbraio 2011 - Mercoledì 9 febbraio 2011

Due giorni di navigazione in completo relax tra piscina e locali rilassanti della Romantica

Giorno 5: Mahe (Seychelles) - Giovedì 10 febbraio 2011

Seychelles - Giardino botanico (2)

Mahe è l’isola più popolosa delle Seychelles con montagne di granito, bianche spiagge e vegetazione lussureggiante. Qui escursione alla scoperta del nord dell'isola. Durante il percorso panoramico effettuato su di un confortevole pulmino dotato di aria condizionata, ci siamo recati fino al centro dell'isola e nella sua parte nord, scoprendo una vegetazione lussureggiante, i torreggianti picchi granitici, i villaggi incantevoli e le magnifiche spiagge note in tutto il modo. A Victoria, la piccola capitale dell'arcipelago, abbiamo poi visitato il Giardino Botanico, che ospita alcune delle specie più rappresentative di flora e fauna endemiche; tra le specie presenti, la colonia di tartarughe terrestri giganti, una rara specie di pipistrelli, denominati fruits bats, in quanto si nutrono di frutta, polline e nettare, e del Coco-de-mer, il seme più grande del mondo, uno dei simboli delle Seychelles. Poi un interessante puntatina al mercato del pesce per scoprire i modi e costumi della popolazione locale e una visita solo esterna dei principali edifici di Victoria, quali la Biblioteca Nazionale, la Torre dell'orologio, il Museo Nazionale e la Cattedrale. Infine una breve sosta presso uno dei resort dell'isola, dove ci è stato offerto un drink di benvenuto e dove abbiamo avuto la possibilità di prendere un po' di sole e di fare una nuotata nelle acque cristalline che lambiscono la parte nord dell'isola.

Giorno 6: Mahe (Seychelles) - Venerdì 11 febbraio 2011

Praslin - La Digue (1)

Nel secondo giorno di sosta a Victoria nell'isola di Mahe, escursione di tutta la giornata a Praslin e La Digue. Praslin è famosa per le sue spiagge e per le grandi palme da cocco, la sua Vallèe de Mai è patrimonio dell’umanità. La Digue tranquilla e selvaggia può vantare quella che è considerata la più bella e fotografata spiaggia del mondo, Anse Source d’Argent. Da Victoria abbiamo raggiunto in bus il terminal da dove siamo partiti a bordo di un'imbarcazione in direzione nord-est fino ad approdare a Praslin, la seconda isola più grande dell'arcipelago, situata a circa 40 km di distanza. Arrivati al molo di Baie S.te Anne, a bordo di un minivan abbiamo raggiunto la Vallée de Mai. Qui abbiamo effettuato un suggestivo percorso a piedi di circa 1 ora nel cuore nell'isola in compagnia della nostra guida; questo luogo un tempo ritenuto sede del Paradiso Terrestre, oggi è meritatamente dichiarato patrimonio mondiale dall'UNESCO. La sua foresta offre rifugio a numerose specie rare e sorprendenti di flora e fauna, tra cui il Coco-de-mer, il seme più grande del mondo, divenuto uno dei simboli delle Seychelles, di cui è ghiotto il Black Parrot (pappagallo nero), un uccello rarissimo, che ha scelto questo luogo come suo habitat.  Successivamente dopo aver preso un secondo battello, siamo arrivati alla seconda tappa della nostra escursione, l'isola di La Digue, con la sua atmosfera rilassata e quasi fuori dal tempo. A La Digue non sono ammesse automobili o autobus privati, ma soltanto dei coloratissimi e tipici mezzi di trasporto locali simili a degli autocarri con 14 posti a sedere nella parte posteriore. La prima tappa è stata la Union Estate, un'antica tenuta dove esternamente abbiamo ammirato una antica dimora coloniale, assistito alle tecniche di estrazione della copra dalle noci di cocco e osservato dei simpatici esemplari di tartarughe giganti delle Seychelles. Sempre a bordo di coloratissimi minivan ci siamo diretti alla spiaggia di Grande Anse e dopo aver consumato un pranzo creolo, siamo stati sulla spiaggia a godersi il sole e fare un bel bagno in questo mare stupendo.  Dopodiché l'ultima tappa è stata la spiaggia di Anse Source d'Argent che, con i suoi imponenti e scenografici blocchi di granito, è ritenuta da molti la più bella spiaggia delle Seychelles (set di innumerevoli spot e servizi fotografici) e una delle più belle al mondo. Al rientro in cabina abbiamo trovato un avviso del comandante che a causa della presenza in prossimità delle coste del Madagascar di un uragano (Bingiza), sono stati cancellati gli scali di Nosy-Be e Tamatave, mantenendo come unico scalo Diego Suarez.

Giorno 7: Mahe (Seychelles) - Sabato 12 febbraio 2011

Mahe - Parco marino (2)

Terzo giorno di sosta a Port Victoria e visita con escursione al Parco Marino di Sainte Anne, a bordo di un confortevole e ben equipaggiato catamarano. Dopo un breve tragitto dalla capitale Victoria, siamo giunti al parco marino per immergerci in un ecosistema incontaminato ricco di pesci e fondali corallini. Abbiamo sperimentato l'esperienza di dar da mangiare ai pesci variopinti che popolano numerosi questi fondali; poi con la maschera ed il boccaglio mi sono immerso in questo fantastico luogo per  esplorare il variopinto mondo sottomarino. Ci è stata data anche l'opportunità di esplorare i fondali sottomarini all'interno di una barca appositamente attrezzata di fondo con vetrate direttamente sotto il livello del mare. Una tranquilla minicrociera, che ci ha offerto l'occasione di ammirare la bellezza delle isole circostanti; poi siamo approdati a Cerf Island per poter sfruttare la natura incontaminata offerta da questa spiaggia. Qui ci siamo rilassati al sole dopo una bella nuotata in queste acque cristalline. Un ultimo aggiornamento del comandante sul ciclone Bingiza ci segnala che attualmente il suo centro è a circa 720 miglia da Mahe e a circa 300 miglia da Diego Suarez. Per ora è ancora confermato lo scalo a Diego Suarez anche se dovremo affrontare in navigazione venti fino a 40 nodi e mare agitato da Nord-Ovest.

Giorno 8: Seychelles - Domenica 13 febbraio 2011

Mahe (1)

Ultimo di giorno di sosta a Mahe per poi partire alle ore 13.00 verso Diego Suarez in Madagascar, e ultima escursione su di un lussuoso catamarano navigando in direzione nord, lungo le coste dell'isola, costeggiando alcune delle più belle spiagge. Da un punto di vista privilegiato abbiamo ammirato le caratteristiche rocce granitiche a picco sul mare, che rendono queste isole veramente uniche al mondo! Poi il catamarano si è fermato vicino ad una splendida insenatura con un panorama mozzafiato e lì abbiamo fatto un bagno salutare nelle acque cristalline dell'Oceano Indiano.

Giorno 9: Navigazione - Lunedì 14 febbraio 2011

Anche in questo caso giornata in pieno relax e festeggiamento di San Valentino, festa degli innamorati!

Giorno 10: Diego Suarez (Madagascar) - Martedì 15 febbraio 2011

Diego Suarez (2)

Diego Suarez (Madagascar): cittadina portuale molto animata nei pressi di una baia fra le più ammirate al mondo dominata dal Pan di Zucchero, che ricordo l’omologo brasiliano. Scelta l'escursione "le tre baie" che consiste nel giro delle più belle e spettacolari baie del nord del Madagascar. Il tempo risente del passaggio della tempesta tropicale Bingiza con forte vento, mare mosso e ancora scrosci di pioggia. Fortunatamente durante il tour c'è stato un notevole miglioramento ed è spuntato anche un pallido sole! Al nostro arrivo in porto abbiamo trovato ad attenderci dei fuoristrada locali, a bordo dei quali siamo partiti alla scoperta di alcune delle spiagge più belle del nord del Madagascar. La prima tappa è stata Ramena, un caratteristico villaggio di pescatori con una bella spiaggia orlata da palme. La tappa successiva della nostra escursione è stata la scenografica Baie des Dunes. Da qui, con una passeggiata abbiamo raggiunto la Baia dei Piccioni, con la sua spiaggia di sabbia bianchissima. Poi abbiamo continuato per la Baia di Sakalava, che vanta un'incantevole spiaggia. Abbiamo gustato un pranzo leggero presso un piccolo ristorante direttamente sulla spiaggia avendo così la possibilità di assaporare la cucina locale che a dir la verità non è per niente male. Un inciso va fatto su tutte le persone locali incontrate durante l'escursione, sempre con il sorriso e per niente invadenti nel cercare di vendere i loro  prodotti  come vaniglia, conchiglie, parei, ecc. La povertà regna sovrana però la loro forza è nell'accettare queste condizioni di vita con dignità e con lo spirito di chi si sa accontentare di quello che la natura gli offre. Sulla via del rientro, abbiamo effettuato una breve sosta per scattare le foto ricordo alla Baia di Diego Suarez e al caratteristico Pan di Zucchero, prima di ritornare nel tardo pomeriggio alla nave. Il comandante ci ha poi informato che a seguito dell'allontanamento del ciclone tropicale in direzione sud-ovest dalla costa del Madagascar, con deciso miglioramento delle condizioni meteo, viene ripristinato lo scalo di Tamatave precedentemente cancellato, e perciò riconfermato l'itinerario originale!

Giorno 11: Navigazione - Mercoledì 16 febbraio 2011

Giorno di navigazione e relax completo!

Giorno 12: Tamatave (Madagascar) - Giovedì 17 febbraio 2011

Tamatave - mercato (1)

Tamatave: nota anche come Toamasina è il fulcro commerciale del Madagascar. Visita al parco nazionale di Ivoloina e lo zoo dei lemuri. A bordo di minivan ci siamo diretti in prima mattinata a nord di Tamatave per raggiungere Ivoloina. Qui abbiamo visitato il Parco Nazionale creato come giardino sperimentale nel 1898 sulla riva ovest del fiume da cui prende il nome. Questo parco offre la possibilità di ammirare numerose specie vegetali rare, qui conservate, differenti specie di lemuri, per l'esattezza dodici, numerose specie di rettili, quali tartarughe di terra, serpenti e camaleonti che, rinchiusi temporaneamente in gabbia per essere studiali e preservati, vivono liberi e numerosi nella riserva. Abbiamo assistito come i camaleonti mangiano gli insetti, catturandoli con la loro velocissima e lunghissima lingua! La nostra escursione è poi continuata con una visita panoramica della cittadina di Tamatave, il decadente quartiere coloniale, il Boulevard Joffre, l'Avenue d'Indépendance arteria principale della città e l'affollatissima Rue du Commerce occasione quotidiana di incontro per i locali malgasci e per le donne che ogni mattina vi si recano per la spesa nel piccolo mercato antistante. Abbiamo effettuato una breve visita al mercato locale, dove abbiamo potuto osservare ed acquistare ogni sorta di spezie e piante medicinali, oltre ai tipici oggetti dell'artigianato locale quali i tessuti stampati in cotone e le creazioni in raffia e vimini, circondati da splendidi bambini che offrivano sorrisi a tutti  in cambio di qualche spicciolo o qualcosa da mangiare. Simpaticissima la nostra guida, un ragazzo di 23 anni, che stava imparando l’italiano e non per niente ogni parola a lui sconosciuta se la annotava su di un block-notes ringraziandoci poi per  l’aiuto.

Giorno 13: Navigazione - Venerdì 18 febbraio 2011

In navigazione!

Giorno 14: St.Denis (Reunion) - Sabato 19 febbraio 2011

Reunion

Reunion: meravigliosa isola vulcanica con varietà di paesaggi inusuale, con foreste, vallate, cascate, spiagge incontaminate e due imponenti vulcani. L'escursione scelta è stata quella della panoramica dell'isola ed escursione al vulcano. Sempre a causa del passaggio dell'uragano Bingiza, il tempo in prima mattinata era molto nuvoloso con qualche scroscio di pioggia. Siamo partiti in pullman da Le Port dirigendoci verso il simbolo dell'Isola di Reunion: il vulcano Piton de la Fournaise. Abbiamo percorso la strada panoramica Route des Tamarins, attraversando St. Pierre e Le Tampon prima di raggiungere la Plaine des Cafres, una regione dell'isola ricca in cultura e allevamento. Peccato però che tra le nuvole molto basse e una leggera pioggerella, la visibilità era molto scarsa, come avvolti da una coltre di nebbia. Poi abbiamo proseguito alla volta del vulcano Bourg-Murat (1600 metri), fino a raggiungere il Pas de Bellecombe, ad un'altezza di 2300 metri. Fortunatamente la nebbia si è pian piano diradata e offrendoci una vista panoramica mozzafiato dalla Plaine des Sables, che si affaccia su una vasta area di residui rossi e neri: un paesaggio quasi lunare che mostra come quella di Reunion sia un'isola tropicale veramente atipica. Dopo aver attraversato la Plaine des Sables,  abbiamo costeggiato le antiche caldere fino all'ultimissima cinta che delimita la caldera centrale di Enclos. Da questa terrazza a 300 metri di altezza abbiamo ammirato il Formicoléo e il Piton de la Fournaise. Dopo aver gustato un pranzo a base di specialità creole, ci siamo spostati verso la Plaine des Palmistes: questa regione beneficia di un clima mite e molto umido, nonché di una vegetazione lussureggiante. Procedendo poi lungo il litorale, abbiamo raggiunto la parte settentrionale dell'isola. Visto l'ora tarda, abbiamo attraversato lungo le sue vie principali St. Denis, capoluogo dell'isola dal 1738, senza però fare nessuna sosta.

Giorno 15: Port Louis (Mauritius) - Domenica 20 febbraio 2011

Rientro in Italia con volo diretto Air Mauritius dall'aeroporto Sir Seewoosagur Ramgoolam e vacanze purtroppo FINITE!

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